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Vulcani e Clima

15 marzo 2010

Esistono molteplici  fattori che regolano il clima terrestre però solo l’attività vulcanica può generare cambiamenti climatici tanto repentini e drastici.

Le eruzioni vulcaniche possono immettere nella stratosfera quantità impressionanti di aerosol vulcanico in grado di ridurre drasticamente la radiazione solare  e di incrementare notevolmente la  nuvolosità .

Le eruzioni vulcaniche possono essere descritte in funzione del loro indice di esplosività vulcanica (VEI=Volcanic Explosivity Index).

L’indice è un sistema semi qualitativo adottato per descrivere e stimare le varie eruzioni vulcaniche susseguitasi. I principali fattori presi in esame sono il volume del materiale eruttato l’altezza della colonna il tipo di eruzione, la durata e la possibile iniezione di materiale in Troposfera e in Stratosfera.

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Si ritiene generalmente che un VEI5 (Monte Sant Elena 1980) possano generare anomalie termiche dell’ordine di 0,1-0,5 gradi celsius mentre un VEI 6 (Krakatau 1883, Pinatubo 1991)  anomalie superiori ai 0,5 gradi Celsius (wikipedia).

Conoscere l’indice di esplosività (VEI) e  il volume di tefriti (wikipedia) prodotto non è sufficiente per comprendere le modificazioni prodotte a livello climatico. Il fattore fondamentale è la quantità di aerosol vulcanico immesso in stratosfera.

Faccio l’esempio di due eruzioni VEI 6 avvenute nel 20° secolo il Pinatubo del 1991 che espulse circa 10 km cubici di materiale e il Katmai (Novarupta) del 1912 che produsse dai 13 ai 15 km cubici di materiale.

Ora se confrontiamo le due eruzioni con il primo grafico l’eruzione del Katmani fu meno rilevante per l’aerosol immesso in stratosfera  sia del Pinatubo che del San Elena (VEI5).

Le eruzioni con un alto indice VEI ( 7 o 8 ) sono ritenute le più catastrofiche. Ragionando esclusivamente in termini di materiale eruttato i VEI 7 e VEI 8 possono essere descritti come i supervulcani (wikipedia).

Con la seguente immagine mostro in termini visivi le differenze che ci sono in volume di tefriti eruttato espresso in kilometri cubici (KM³) di alcune delle principali eruzioni avvenute nella storia recente.

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Se dovessimo analizzare la frequenza delle eruzioni in base al VEI otteniamo la seguente tabella:

VEI Tipo di eruzione Altezza della nube Frequenza Esempio
0 non esplosiva < 100 m ogni giorno Kilauea
1 moderata 100-1000 m ogni giorno Stromboli
2 esplosiva 1-5 km settimanale Galeras, 1992
3 violenta 3-15 km annuale Ruiz, 1985
4 catastrofica 10-25 km decennale Galunggung,1982
5 parossistica > 25 km secolare Mt Sant Elena 1980
6 colossale > 25 km secolare Krakatoa, 1883
7 super-colossale > 25 km millenaria Tambora, 1815
8 mega-colossale > 25 km Ogni 10.000 anni Yellowstone, 2 milioni anni fa

Il più recente dei fenomeni VEI 7 fu l’eruzione del Monte Tambora (Indonesia) avvenuta nel 1815 (Wikipedia). L’anno successivo (1816) viene ricordato come l’ anno “senza estate” o “l’anno morto di freddo”.

Le polveri fini eruttate dal Monte Tambora raggiunsero la stratosfera dove, trasportate dalle correnti d’aria, si sparsero su tutto il pianeta impedendo a una parte della radiazione solare di raggiungere il suolo.  Si ebbero conseguenze drammatiche per la scarsità dei raccolti  sia in Europa e che negli Stati Uniti d’America.

Una delle ultime attività vulcanica VEI 8 risale a circa  ~ 26500 anni fa l’eruzione Oruanui avvenuta al lago  Taupo, Taupo Volcanic Zone, North Island, Nuova Zelanda  in cui furono eruttati circa 1170 Km³ di materiale (Wikipedia).

Come esempio di VEI 8 porto l’eruzione del lago Toba ,a Sumatra, Indonesia -avvenuta circa  ~ 74000 anni fa (con un volume di  circa~ 2.800 km ³) . Questa eruzione immerse la Terra in un inverno vulcanico durato diversi anni.

Sul quando avverrà il prossimo VEI7 o VEI 8 nessuno scienziato può fare delle ipotesi certe ma si può ipotizzare dove si  svilupperà. Allego alcune delle zone in cui si potranno riscontrare fenomeni tanto distruttivi:

-Mount Aniakchak(Alaska,USA)
-Aso(Kyushu,Giappone)
-Campi Flegrei(Campania,Italia)
-Kikai Caldera(Ryukyu Islands,Giappone)
-Long Valley Caldera(California,USA)
-Monte Mazama(Oregon,USA) ora Crater Lake
-Lago Taupo(North Island,Nuova Zelanda)
-Lago Toba(Sumatra,Indonesia)
-Valle Grande(Nuovo Messico,USA)
-Monte Warning(Nuovo Galles del Sud,Australia)
-Yellowstone Caldera(Wyoming,USA)
-Mar Mediterraneo(Sicilia,Italia)

Sinceramente spero di non vedere nella mia vita la forza distruttiva di un VEI 7 o di un VEI 8.

Andrea B.

  1. Nitopi
    15 marzo 2010 alle 13:29

    che bell’articolo!
    Ciao
    Luca

  2. darkman79
    15 marzo 2010 alle 13:37

    Anche io spero di non vedere mai nulla di cosi terrificante…certo fa spavento sapere che abbiamo un paio di killer addormentati proprio in italia :-/

  3. Michele
    15 marzo 2010 alle 13:54

    http://en.wikipedia.org/wiki/Laacher_See

    “The Laacher eruption concides with the onset of the abrupt Younger Dryas reglaciation, which brought renewed very cold conditions to the northern hemisphere from 12.9 to 11.6 ka. However, any relationship between this climate change and the eruption is speculative; eruptions of the size of the Laacher See eruption usually cause only short-term global cooling.”

  4. Michele
    15 marzo 2010 alle 13:59

    Sono io…..
    la cosa interessante di questi bestioni…..
    è che ci sono sempre sei numeri “molto sospetti” che risuonan…
    13000/11500…..26000….
    Sembra quasi che a determinate date precisi….
    si mettan d’accordo..Freddo..Vulcani e chissà quale altra dinamica…
    la butto lì….particolari risonanze cosmologiche (pianeti ed altro..)
    oppure inv. magnetiche…
    maahhh. sicuramente questi eventi da estinzione di massa !!

  5. 15 marzo 2010 alle 14:20

    Comunque anche nel nostro paese sono avvenute eruzioni vulcaniche di buon livello .. in tempi non tanto remoti …

    Un esempio sono i vulcani laziali …
    http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcano_Laziale

  6. EnzoDD
    15 marzo 2010 alle 14:54

    Quello in Sicilia non e’ l’etna naturalmente e so che dovrebbe trovarsi sotto il mare al largo di Agrigento. Come si fa a monitorare un megavulcano centinaia di metri sotto il mare?…Bertolaso se ne occupa o un bel giorno salteremo in aria all’improvviso?!!!!

  7. Bernardo Mattiucci
    15 marzo 2010 alle 15:06

    Per la cronaca, negli USA ci sono degli studi approfonditi sulla Yellowstone Caldera (Wyoming,USA) in quanto da diversi anni sta dando i primi segnali di risveglio. E non e’ una bella cosa! 😦

  8. andrew
    15 marzo 2010 alle 15:18

    Se parte lo Yellostone sono cavoli amari molto amari e non so se coincidenza o no ma hanno già chiuso un’area del parco perchè a rischio e il 2012 si avvicina mah…. ai posteri l’ardua sentenza

  9. Michele
  10. enzo
    15 marzo 2010 alle 17:55

    Salve ragazzi/e e del Vesuvio ?

    So che e ´pure un vulcano che se erutta…so pericoli…….

  11. Nintendo
    15 marzo 2010 alle 18:14

    cmq l’attività solare potrebbe influire molto sulle attività dei vulcani.
    bisogna solo vedere come.

  12. Bernardo Mattiucci
    15 marzo 2010 alle 18:24

    Ricordatevi che e’ stato scoperto che il Sole ha come gemella una Nana Bruna.. e molte delle “anomalie” che stiamo riscontrando ultimamente vengono spiegate facilmente se si considera l’influenza di questo mostro che si aggira nei paraggi del nostro sistema planetario.
    Forse… l’aumento dei terremoti con magnitudo >6°, l’aumento delle comete che “precipitano” sul sole… e varie altre anomalie “cosmiche”… sono dovute proprio a Nemesis (questo il nome attribuitogli).

    Magari tenendo d’occhio i terremoti possiamo fare qualche ragionamento piu’ preciso…

    http://www.emsc-csem.org/index.php?page=home&sub=gmap

  13. apuano70
    15 marzo 2010 alle 18:30

    Bell’articolo!
    Nel primo grafico parrebbe netta una sorta di ciclicità, perlomeno relativamente al periodo preso in esame: ciclo di 30/40 anni attivo, poi una fase di riposo ed una nuova fase attiva di lunghezza analoga…
    Troppo facile ed intuitivo vero?
    Comunque, se ci fosse anche una remota ipotesi di plausibilità di quanto sopra, bisognerebbe cercare di capire quali cause potrebbero innescare tale fenomeno.
    Ciao!
    Bruno

  14. Stefano Riccio
    15 marzo 2010 alle 18:56

    Intanto il solar flux sta ricalando rapidamente oggi alle 18 UTC 87.3 aggiustato.

  15. Jacopo
    15 marzo 2010 alle 19:36

    Yellowstone potrebbe provocare un disastro globale in caso di eruzione… intanto quasi tutte le forme di vita nell’arco di km e km verrebbero spazzate via, per non parlasse delle ripercussioni create dalle ceneri sparate nella stratosfera e poi trasportate nei cieli di tutto il mondo… sarebbe un “bentornato anno senza estate” come minimo, anzi direi molto più di un anno…

  16. nitopi
    15 marzo 2010 alle 20:16

    be.. i campi flegrei son li li…
    Ciao
    Luca

  17. nitopi
    15 marzo 2010 alle 20:19

    … sono raggruppati, come e’ giusto che siano gli “eventi rari”….
    Prima o poi ci scrivo su qualcosa…
    Mhhhhh
    pero’ se cercate “statistica di poisson degli eventi rari” su wikipedia,,,.

    ….
    infatti….

    http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_degli_eventi_rari

    Ciao
    Luca

  18. giorgio
    15 marzo 2010 alle 21:59

    L”influenza dei vulcani sulle temperature terrestri e” risaputa.Si sa che l”oscuramento dei raggi solari porta ad un raffreddamento.Pinatubo 1991 provoco un abbassamento di ben 0,5c a livello globale.Ogni qual volta entra in gioco una forte eruzione vulcanica non dobbiamo altro che aspettarci un raffeddamento globale.Pero dobbiamo tener presente che l”azione di raffreddamento e” limitata uno o pochi anni,mentre un minimo prolungato solare ha effetti piu duraturi e stabili.Certo che nel bel mezzo di un minimo solare come questo una potente eruzione vulcanica avrebbe un affetto acceleratore del raffredamento.Credo comunque che non ce ne sia affatto bisogno in quanto il sole continua a fare il suo lavoro e il processo di caduta termica meglio sia lento e prolungato che veloce e improvviso(per noi e per l”umanita intera)

  19. frozen
    15 marzo 2010 alle 22:08

    Questa è un idea che mi frulla per la testa da un pò…… se pianeti come giove e saturno riescono ad avere degli effetti così potenti sul sole tali da inibire la formazione di macchie, chissà quali altri effetti potrebbero sortire su un pianeta piccolo come la terra, magari l’attività geofisica della terra perebbe essere tra questi e tutti gli ultimi terremoti che si sono verificati ne sono un esempio.

  20. Luigi Lucato
    15 marzo 2010 alle 22:14

    Forse OT

    Sì, in effetti, alcuni dati molto interessanti per riflettere, soprattutto perché stiamo vedendo un sacco di titoli che ci rassicurano che mentre c’è un po ‘di nuovo tipo’ di comportamenti di essere notato dal Sole, nulla da preoccuparsi davvero.

    ” Esempi: “Perché il sole produce macchie solari così pochi?” e “bassi flussi magnetici causa delle macchie solari, mostra lo studio.”

    Tutto ciò sarebbe una sorta di Ho-hum, sì che è interessante, ma a chi importa veramente … finché … leggete oltre e iniziare mettendo insieme una domanda che più o meno così: “Se i campi magnetici del sole stanno cambiando, ci potrebbe essere un’azione big-at-a-implicazione distanza per un pianeta con un nucleo di ferro fuso in gran parte?

    … Penso che le persone Cile e Haiti possono avere una risposta c’è. Ma, nel caso, un avviso Presto è stato rilasciato ieri per un CME previsto l’arrivo a terra per circa Mercoledì di questa settimana … quindi potrebbe esserci un terremoto di grande nella paio di giorni?

    http://www.urbansurvival.com/week.htm

    SONO ECONOM ISTI MA COMINCIANO A CHIEDERSI IL PERCHE’
    DI TANTE COSE

  21. artax
    15 marzo 2010 alle 22:29

    beh di sicuro il campo magnetico terrestre, già in fase di decadenza,può essere ulteriormente indebolito…. potrebbe essere un segnale di tutto ciò, il fatto cche, negli ultimi tempi ci siano almeno uno o due scosse di magnitudo pari o superiore a 6 alla settimana

  22. Michele
    15 marzo 2010 alle 22:44

    Bel post Luigi….
    Strani tempi sono questi….è un pò di tempo che lo dico….
    Terremoti…crisi finanziare..crisi spirituali….Sole con compartamenti anomali…
    a me piace riportare sempre questa frase….
    “Come è in ALTO così è in BASSO….”

  23. 15 marzo 2010 alle 23:36

    Ma mi sa che anche queso CME farà la fine di quello previsto per il mese scorso che non è nemmeno arrivato sulla terra.

  24. 16 marzo 2010 alle 01:55

    Intanto il flux aggiustato alle 22 UTC scende fino a 84.

  25. 16 marzo 2010 alle 11:27

    Si al momento lo yellowstone è in stato di attenzione e si spera non erutti perchè se lo fa sono dolori….

  26. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 19:58

    Sicuramente ci sono delle cause in gioco, sono eventi non casuali a priori, certo la data esatta si, ma il periodo un pò meno..

    Ma quelle date non mi suggeriscono correlazioni temporali periodiche, ricordati che sono stimate, probabilmente la precisione è intorno al 100 anni in più o in meno, quindi se vedi tanti zeri è solo perchè è arrotondato XD

  27. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:00

    La caldera di Yellowstone è a occhio la più pericolosa, l’ultima volta che si è scatenata ci ha portato in un era glaciale…

  28. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:05

    Ma basta con il 2012 XD

    L’ultima eruzione di Yellostone è avvenuta 70,000, come tutti i supervulcani ha un ciclo lentissimo, in 2 anni NON SUCCEDE NULLA! XD

    Prima di eruttare un supervulcano da dei segni evidenti, non delle scossarelle… si parla di terreno che si alza di decine di metri…. prima di esplodere tutto XD

  29. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:07

    Bhè, il Vesuvio è un vulcano di tipo esplosivo in quiescenza, quindi in futuro potrebbe esplodere….

  30. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:08

    Non vedo collegamenti diretti plausibili, ma mai dire mai…

  31. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:11

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nemesis_%28astronomia%29

    Leggi bene, rimane un’ipotesi scaturita da un modello matematico che spiegherebbe diverse cose.

    Ma non è mai stata osservata, per ora rimane “ipotetica”.

    Non è stato scoperto nulla.

  32. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:18

    Lo sottovaluti 🙂

    Si parla di era glaciale XD

    Una eruzione di quel tipo basta per portare il clima sul punto di non ritorno e far partire un era glaciale di quelle serie.

  33. Andrea b
    16 marzo 2010 alle 20:22

    Ciao Andreabont
    qualcosa riguardo a una stella è stato scritto di recente su watts up ma la sua distanza sarebbe ben oltre la nube oort creando degli squilibri nella nube comunque passerebbe a sfiorarci fra circa 1,5 milioni di anni se ho capito bene l’articolo.

    http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF-8&sl=en&tl=it&u=http://wattsupwiththat.com/2010/03/15/glieses-pieces/&rurl=translate.google.it&usg=ALkJrhhNJn4RQGTvpvyODFOhiYYtI3xVmg

  34. Andreabont
    16 marzo 2010 alle 20:26

    Anomali per noi, una civiltà che fa risalire la sua storia più lontana a 2.000/3.000 anni fà… quando per la terra i milioni di anni sono caccole…

    Crisi finanziarie? Non è nè la prima nè l’ultima, è stata abbastanza tosta, ma c’è stato di peggio… (uso il passato perchè il crollo è terminato, ma è evidente a tutti che gli effetti collaterali ci saranno ancora per molto)

    Crisi spirituali? Che novità… sai quante volte…

    Terremoti, stufo di ripeterlo, ma sono una triste routine per un pianeta attivo come la terra XD

    Siamo in un periodo affascinante dal punto di vista astronomico, perchè il sole sta forse per entrare in un minimo, ma quanti minimi ci sono stati in 300 anni? Fai il conto…

    Stimiamo quanti minimi solari ci sono stati in 5 miliardi di anni? (Vita stimata del sole)

    Anche il minimo solare è una cosa già bella che collaudata XD

  35. Jacopo
    17 marzo 2010 alle 12:54

    azz… ma tanto se andrà come dici nessuno di noi riuscirà a vedere quando erutterà, dato che prima deve dare segni inconfutabili tipo crepe nel terreno, movimenti del terreno ecc… ci vorranno decenni se non di più quindi…

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