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Terremoti, Eruzioni Vulcaniche e Minimo Solare: coincidenza, causalità o casualità ?

22 marzo 2010

Volevo allontanarmi un attimo dai temi del blog per proporre un argomento che spesso viene frainteso talora in buona, talora in cattiva fede.

Quando e come e’ possibile dire se due eventi (che potrebbero essere due terremoti, un minimo solare ed una serie di terremoti, un terremoto ed una eruzione vulcanica) hanno una qualche parentela ?

Gli esempi che ho fatto non sono casuali (ovviamente) e mi piacerebbe analizzarli insieme (giusto per dare anche spunti alla discussione). Cominciamo dall’ultimo.

Terremoti ed eruzioni vulcaniche si verificano nelle stesse aree della terra.

Se qualcuno se ne stupisce e’ solo perchè  non ha studiato a scuola la teoria della tettonica a zolle (mia figlia l’ha imparata in terza media, a grandi linee ovviamente) .  Il rapporto e’ quindi di causalità: sono entrambe manifestazioni dello stesso fenomeno che produce la deriva dei continenti e che mantiene vivo il campo magnetico terrestre . Chiaramente non si riesce a calcolare e a prevedere uno o l’altro evento ma, diciamo, e’ perche’ non si conoscono in modo preciso le”condizioni al contorno” che vincolano il fenomeno.

Un minimo solare ed una serie di terremoti e’ un caso decisamente differente.  Potrebbe essere  l’osservazione di un gruppo di persone più sveglie , come potrebbe essere un grande abbaglio. Non avendo una plausibile teoria su cui basarsi si cerca di eseguire uno studio statistico. Ma attenzione: per fare una cosa seria (all’inizio fu fatta per validare la teoria della tettonica a zolle…) servono milioni di dati e misure. Serve una elaborazione corretta dei dati e, soprattutto, imparziale. Serve quindi che gli stessi dati vengano elaborati da fonti diverse e i dati prodotti da differenti metodi di misurazione vengano elaborati dallo stesso modello statistico . E che alla fine diano  gli stessi risultati.  Prima dell’esecuzione dello “studio” possiamo parlare di COINCIDENZA. Se lo studio dà esito positivo possiamo cominciare a supporre una causalità , ma senza un adeguato supporto teorico non si potra’ ancora avere la certezza, si tratterà di una “legge empirica”.

Se invece dallo studio dei dati non emerge significativa correlazione si dovra’ parlare di casualità. E qui arriviamo all’ultimo punto.

Due terremoti che avvengono in tempi vicini ma in luoghi abbastanza distanti . A prima vista potrebbe sembrare che ci sia una forte correlazione tra gli eventi e che ci sia un comune “motore” . Ma in questo caso ci viene in aiuto la statistica pura.  Eventi come terremoti, esplosioni di novae e supernovae, ma anche piu’ prosaicamente deragliamenti di treni, incidenti aerei etc. vengono classificati in statistica come “eventi rari” (eventi la cui probabilità di accadere è molto bassa rispetto alla normalità). Tramite calcoli puramente teorici si trova che la probabilità di tali eventi e’ distribuita secondo la cosiddetta “curva di Poisson”. Procedendo nei conti e’ possibile calcolare (sempre in modo puramente teorico) la probabilità che un evento raro capiti dopo un certo tempo da un altro. E si trova una cosa apparentemente “mistica” ma interessantissima. GLI EVENTI RARI ARRIVANO A SCIAMI . Ho detto “mistica” perche’  il risultato si applica a un qualsiasi evento raro (dall’incidente aereo al terremoto) a prescindere dalle cause scatenanti. All’osservatore sembrerà che ci sia una “volontà superiore” o , quantomeno una correlazione tra gli eventi. E invece no.

Se ci pensiamo bene , se non arrivassero a sciami sarebbero equispaziati…Ma allora non sarebbero piu’ eventi casuali, oltre che rari…

Sarebbero perfettamente prevedibili …

Per i curiosi , la legge esatta e’

Pk (t) = e^(-λ) *(λT)^(k)/k!

che indica la probabilità che in un tempo T si verifichino k eventi (indipendenti e completamente casuali) la cui frequenza media nell’unità di tempo è  λ mentre λT  è il numero medio di eventi nel tempo T).

Altri approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_di_Poisson

By LUCA NITOPI

 

Intanto eruzione in Islanda: L’attenzione rimane comunque alta: stando ad esperti, non è escluso che l’attività vulcanica prosegua già nell’immediato visto anche come in passato le eruzioni presso il ghiacciaio di Eyjafjallajokull precedessero di poco un più intenso risveglio del vicino vulcano Katla. «Sappiamo che un’eruzione ad Eyjafjallajokull può innescare l’attività del vulcano Katla»”

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_21/eruzione%20vulcano-islanda_2eb529f4-34d4-11df-b226-00144f02aabe.shtml

Per saperne di più sul vulcano Katla: http://en.wikipedia.org/wiki/Katla

  1. anonimo
    22 marzo 2010 alle 00:31

    Yellowstone

  2. Mondodiemozioni
    22 marzo 2010 alle 01:12

    Gli ultimi fenomeni eruttivi nella zona del ghiacciaio risalgono al 1821 e al 1823.

    http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=25097&tipo=VIDEO

  3. autobas
    22 marzo 2010 alle 05:34

    Torno a dire che la teoria terremoti/posizioni planetarie giganti gassosi esiste già da 80 anni, e che Bendandi, l’ideatore, la stava verificando sperimentalmente quando Mussolini in persona decise di “silenziarla” perchè avrebbe messo in ombra il fascismo e lui.

  4. Pablito
    22 marzo 2010 alle 07:05

    Per quanto riguarda i terremoti, facendo una semplice ricerca su http://neic.usgs.gov/ si ottiene il risultato che dal 2005 vi è un progressivo aumento dei terremoti (>1.800) fino ad oggi con un picco nel 2007 (>2.200). Questo dopo un periodo di relativa costanza nella frequenza (1.200-1.600) che inizia quando iniziano le rilevazioni ai primi anni ’70.
    Quel che è più interessante, è che si osserva una discreta diminuzione dei terremoti in corrispondenza del massimo solare del 2001-2003. Mentre vi è un netto innalzamento della percentuale dopo il 2005-6 quando l’attività magnetica solare inizia a diminuire.
    Con una certa fantasia si osserva qualcosa in più tutte le volte che vi è una diminuzione dell’attività per il cambiamento del ciclo (>1.700).
    La cosa va studiata meglio e si potrebbe fare un’analisi retrospettiva per valutare la significatività statistica della correlazione.
    Se fosse così, alla fine dell’anno dovremmo avere molti più terremoti.
    Il dubbio è se la ragione è da ricercarsi nel minimo solare in se stesso o nei motivi che riducono l’attività solare, ossia nell’allineamento particolare e attuale dei pianeti e la teoria della risonanza.

  5. Pablito
    22 marzo 2010 alle 07:17

    In realtà se ci sono articoli sul rapporto tra attività solare e vulcanismo (che ho riassunto nel link segnalato nel post di Simon del 19/3 sul ritorno spotless con L&N’s count, stessi articoli spesso segnalati da Michele) e che a questo punto sembra accertata, non ho visto molta roba in giro sul rapporto tra attività solare e terremoti. E’ un interessante spunto di ricerca!

  6. Nitopi
    22 marzo 2010 alle 07:20

    Ciao … Una pracisazione all’articolo.
    Quanto detto per gli “eventi rari” vale solo se sono “rari” … es. i terremoti catastrofici.
    Se gli eventi sono “comuni” (es. tutti i terremoti) allora seguono un’altra distribuzione ( la binomiale) e allora non vale piu’ quanto detto.
    Occorre, in questo caso, valutare la significativita’ dello scarto. Se si vede che il picco della binomiale si sposta oltre 1-1.5 sigma (il sigma misura la larghezza della campana) allora puo’ venira il sospetto che ci sia qualcosa di strano…
    Idem se la campana presenta due o piu’ picchi….

    Ciao
    Luca

  7. Nitopi
    22 marzo 2010 alle 07:28

    vista l’attualità ecco l’immagine

    Non sono geologo ma temo sia improprio chiamarlo vulcano.
    Tutta l’islanda e’ un affioramento della dorsale Atlantica dove i fenomeni di vulcanesimo sono esattamente lì’opposto di quelli che si verificano dove vediamo i “coni” : Qui la crosta terrestre si crea e dalla evidentissima spaccartura fuoriesce materiale che “allarga” i due lembi della crosta preesistente.E’ la situazione illustrata all’estrema destra del disegno che ho inserito nell’articolo).
    L’Islanda e’ un caso unico dove questi fenomeni (che solitamente avvengono nelle profondità oceaniche, e parecchio frequentemente) si possono osservare “dal vivo”…(cioe’, senza imbarcasi in un batiscafo…) .
    Nei vulcani “normali” è la crostache si infila “sotto” un’ altra placca che , fondendo, risale e da origine ai “coni eruttivi” (caso alla estrema sinistra – zona di subduzione).
    Quindi, nulla a che vedere con le caldere ed i supervulcani citati in altri articoli….

    Ciao
    LUca

  8. Michele
    22 marzo 2010 alle 07:43

    Luca potevi estender il “titolo” dell’articolo inserendo anche…..
    inversioni geomagnetiche

    http://www.agu.org/pubs/crossref/2006/2006GL027284.shtml

    Geomagnetic excursion captured by multiple volcanoes in a monogenetic field

  9. Michele
    22 marzo 2010 alle 07:44

    http://in.news.yahoo.com/139/20091225/981/tsc-earth-s-north-magnetic-pole-racing-t.html

    “Then in 1904, the pole began shifting northeastward at a steady pace of about 9 miles (15 kilometers) a year.In 1989 it sped up again, and in 2007 scientists confirmed that the pole is now galloping toward Siberia at 34 to 37 miles (55 to 60 kilometers) a year.”

  10. Pablito
    22 marzo 2010 alle 07:47

    Chiedo scusa. Nei numeri dei terremoti (registrati per anno) che ho citato poco sopra ho trascurato di dire che sono quelli regitrati a partire dai 5 gradi Richter e quindi chi intende ripetere la ricerca deve inserire questo dato.

  11. nitopi
    22 marzo 2010 alle 08:43

    Ciao Michele…
    Nel primo caso il fenomeno e’ ben noto e si tratta della magnetizzazione dei fusi al momento della cristallizzazione : registrano il campo magnetico presente al momento (come una vecchia cassetta per walkman…) .
    Anche nel secondo caso (movimentodei poli) e’ da qualche secolo che sulle carte nautiche viene segnata la declinazione magnetica e la variazione (tot gradi per anno). Tutti i “navigatori” sanno che le carte vallo poi sostiruite (od il dato aggiornato) ogni 5-10 anni. Se sapessimo perche’ il polo magnetico si sposta, e ogni tanto si inverte….probabilmente sapremmo come funziona il magnetismo terrestre. Per la qual cosa ci sono tante ipotesi, ma nessuna teoria e’ stata ancora validata !!!

    In effetti il titolo “originale” era molto più asettico e senza riferimenti a vulcani e terremoti… ma siccome li avevo poi usati negli esempi …… 😉

    Ciao
    Luca

  12. Pablito
    22 marzo 2010 alle 09:11

    Comunque un bell’articolo, interessante e soprattutto attuale!

  13. Michele
    22 marzo 2010 alle 09:14

    E adesso per la rubrica archeologia di confine….

    A “Cobe” fra le rovine Maya si trova questo lastrone che rappresenta
    una fuga…da……

    Ciao Luca

  14. Fabio2
    22 marzo 2010 alle 09:16

    Sono d’accordo, anche a me pare, più che un vulcano classico, una porzione emersa della catena montuosa medio atlantica.
    Un altro punto della crosta terrestre dove ciò avviene si trova, se non erro, in Etiopia (o Eritrea). La regione si chiama Afar.

  15. agrimensore g
    22 marzo 2010 alle 09:19

    Ottimo articolo, Luca.
    Soprattutto la parte degli “sciami”. Lo trovo un concetto importante, e assai poco noto, per capire quello che accade.
    Sai che nelle compagnie aeree, quando si verifica un incidente aereo grave, sono tutti preoccupati non solo per l’incidente, ma anche perchè suppongono che ne seguirà uno a breve?

  16. Nintendo
    22 marzo 2010 alle 09:24

    non avevo mai pensato che poisson si potesse usare in questo modo, siamo sicuri che sia lecito.
    da quel che so io non si usa certo per queste cose.

  17. nitopi
    22 marzo 2010 alle 09:41

    Posso immaginare… Il problema e’ non ci possono fare nulla 8)

    Ciaooo
    Luca

  18. nitopi
    22 marzo 2010 alle 09:45

    Intendi il metodo matematico o le compagnie aeree???
    Per il formalismo matematico tranquillo… era materia d’esame a “sperimentazione di fisica 1” e, ti assicuro, lo abbiamo usato nello scritto 8)
    Tra l’altro penso che se ne tenga conto quando si dimensiona l’acquisizione dei rivelatori per gli esperimenti di particelle (CERN)… Infatti il docente venica da li… 8) . Quel caso e’ l’applicazione “pricipe” (le generazione delle particelle in un acceleratore e’ regolata da leggi statistiche)

    Ciao

  19. GIANFRANCO
    22 marzo 2010 alle 10:22

    Articolo che è un piacere leggere, di facile comprensione (tranne la formula) e molto interessante 😀
    @Michele e Sand-rio: 10.500 anni e Dryas, ma leggendo dalla wikipedia, non c’è stato solo il Dryas recente ma anche l’antico e l’antichissimo e l’intervallo di tempo non è regolare, per cui non capisco (@Michele) cosa intendi per 10.500. Grazie

  20. marcello
    22 marzo 2010 alle 10:53

    ADESSO LA SPARO GROSSA, per cui siate morbidi nelle risposte:-)
    Mutatis mutandis la Terra si comporta come il Sole:

    I vulcani della terra, dai quali si riversa in superficie parte del nucleo o del materiale fluido più interno rispetto alla crosta, sono assimilabili alle spots del Sole, nelle quali avviene un fenomeno analogo, emissioni di parte della zona interna.

    Come le spots sono indotte dall’attorcigliamento del campo magnetico solare, così i vulcani sono un effetto del campo magnetico terrestre, così come i movimenti delle placche tettoniche che generano i terremoti.

    La debolezza del Sole induce debolezza nel campo magnetico terreste, per cui i vulcani si risvegliano (così anche i terremoti che spesso sono fenomeni collegati).

    MORALE: il campo magnetico è l’artefice dei movimenti della corona sia del Sole che della Terra; come l’indebolimento del campo solare nel solar max genera spots, così l’indebolimento del campo terrestre nel solar min genera vulcani e terremoti
    Ciao
    Marcello

  21. apuano70
    22 marzo 2010 alle 11:12

    OT: la 1056 come volevasi dimostrare, si sgonfia non appena passata la mediana del sole…..

    Il “Recinto di Carington” lato “A” come definito da ALE sta sfilando verso sinistra per effetto della velocita della Terra rispetto a Saturno e Giove.

    Bruno

  22. Michele
    22 marzo 2010 alle 11:17

    Marcello un pò di moderazione siamo in “orario” di fascia protetta !!
    Ci posson esser bambini…
    lasciamo un pò di suspense!

  23. agrimensore g
    22 marzo 2010 alle 11:18

    Non vorrei aver confuso le cose col mio esempio.
    Il senso dell’articolo di Luca, secondo me, è che non bisogna sorprendersi che gli eventi casuali capitino a “sciami” anzichè “equidistanti”… altrimenti non sarebero casuali.
    Questo non significa però che se capita un evento raro è più probabile che ne capiti un altro a breve… gli eventi casuali rimangono casuali.
    L’esempio delle compagnie aeree (che poi magari sono casi circoscritti e non generale) è un cattivo utilizzo di una certa “percezione”. Cioè, non c’è nessuna causa esoterica, sono le leggi del caso.

  24. 22 marzo 2010 alle 11:20

    X Gianfranco: nel dryas recente non devi osservare la ciclicitá ma ció che lo ha causato e considera che gli ultimi studi approfonditi indicano un cambiamento repentino climatico che si é avuto da un anno all´altro.

  25. marcello
    22 marzo 2010 alle 11:22

    Aggiungo che magari anche sulla Terra, le zone sismiche e i vulcani sono solo corsie preferenziali attraverso le quali, durante l’indebolimento del campo magnetico terrestre, dirottano delle linee di campo del complesso magnetico terrestre, provocando eruzioni e terremoti.
    Proprio come le spots nel Sole avvengono dove le linee di campo aggrovigliato fuoriescono.
    Solo che nella Terra, considerate le differenti forze in campo, le linee di campo magnetico trovano la forza di fuoriuscire sempre attraverso gli stessi canali generatisi nelle ere geologiche

  26. 22 marzo 2010 alle 11:24

    Non avevo (quasi) nessun dubbio sulla sua decadenza passata la mediana solare.
    Oggi CT la indica con 1 sunspot e 10 pore:

    L´osservatorio belga dá un Wolf di 19

  27. nitopi
    22 marzo 2010 alle 11:24

    Mercì 8)
    la formula l’ho messa per far capire la complessità che c’e’ sotto (anche se non son riuscito a scriverla per bene e sembra molto più complicata di quello che è)
    Se penso che c’erano tempi in cui sapevo fare tutte le dimostrazioni che ho citato (sob) … La conoscenza, se non utilizzata, decade in modo esponenziale 8)

    Ciao
    Luca

  28. nitopi
    22 marzo 2010 alle 11:26

    Marcello… temo che il CM non influenzi l’attivita’ interna della terra… casomai il contrario 8)
    Ciao
    Luca

  29. marcello
    22 marzo 2010 alle 11:27

    Hai ragione, è troppo grossa 🙂
    Scusate bambini, ma non dovevate essere a scuola a quest’ora?

  30. Michele
    22 marzo 2010 alle 11:30

    @ Sand

    In meno di un’anno secondo questo tipo…

    http://www.3bmeteo.com/giornale/notizia_flash.php?art=5955

    Secondo un recente studio condotto dall’equipe del professor William Patterson, della Saskatchewan University (Canada), la mini-glaciazione occorsa nel Youger Dryas (circa 12800 anni fa) potrebbe essersi sviluppata in meno di un anno! Fin’ora si pensava che la glaciazione del Dryas Recente avesse impiegano almeno una decina d’anni per mettersi in moto; una teoria supportata dai carotaggi effettuati nei ghiacci inlandis della Groenlandia e del Canada. A seguito dell’analisi dei sedimenti del lago Monreagh, nell’Irlanda occidentale, si è scoperto che durante il ‘Big Freeze’ la produttività del Lago (calcolata attraverso gli isotopi del Carbonio e dell’Ossigeno) crollò a zero in pochi mesi. A detta del Ricercatore l’Irlanda passò da un clima simile all’attuale a quello che normalmente vivono le Isole Svalbard. Alla fine della mini-glaciazione il lago impiegò 2 secoli per riprendere la sua normale attività. La causa che scatenò il Big Freeze del Younger Dryas fu quasi certamente il blocco della Corrente del Golfo.

  31. 22 marzo 2010 alle 11:51

    È un bellissimo articolo questo di Luca… ma mi chiedo l´eruzione in Isalnda e casuale o causale rispetto al tuo articolo? 🙂
    Cmq i vulcani si chiamamno proprio cosí perché ogni tanto emettono la lava, attualmente ci sono ben 10 vulcani in eruzione solo nella fascia equatoriale, l´ultimo entrato in forte fare esplosiva il 18 marzo é stato il vulcano di Concepcion in Nicaragua. http://www.apolo11.com/vulcoes.php?posic=dat_20100318-205032.inc

    http://www.painelglobal.com.br/

  32. Michele
    22 marzo 2010 alle 12:22

    Forte questa…alcuni utenti del forum di nibiru2012..si son messi
    “Amatorialmente” a monitorare il campo magnetico….
    Bussola alla mano…e via…naturalmente il più lontano possibile da tutte quelle fonti
    che posson interferire….
    Ecco sembra…sembra…da leggere…

    http://www.nibiru2012.it/forum/nibiru-2012/105785-anche-i-poli-migrano/Page-13.html

    Non sò se ridere…o altro…..maahhhh !!

    P.S. esiste una qualche database o altro (online) che monitora l’effettiva posizione ?

  33. nitopi
    22 marzo 2010 alle 12:34

    Ciao Sand.
    Penso che in Islanda non serva molta fantasia per aspettarsil’eruzione di un vulcano 8)
    I miei commenti sul fatto che lo reputi un vulcano “improrpio” e’ che siamo abituati a vedere i vulcani come dei coni che cacciano fuori la lava dalla cima (più o meno) . Qui stiamo assistendo al fenomenno che da origine a quei vulcani : In Islanda le placche si allontanano e la lava esce dalle spaccature, davanti alle Ande/Montagne Rocciose sono in collisione e la lava risale dalla placca che fonde in profondità….: esattamente il fenomeno opposto 8)

    Ciao

    Luca

  34. andrea b
    22 marzo 2010 alle 12:49
  35. sbergonz
    22 marzo 2010 alle 13:10

    Che strano, il vulcano islandese era in attività durante il minimo di Dalton. Casualità?

  36. ice2020
    22 marzo 2010 alle 13:15

    Ciao a tutti e complimenti a Luca per l’articolo…

    qualche giorno fa ho guardata un documentario su national geographic dove parlavano dei terremoti e vulcani e dove dicevano che in tempi di minimo solare, a causa dell’indebolimento del campo magntico solare, l’effetto era proprio un aumento dei terremoti ed eruzioni sulla terrra…a sotenerlo erano scienziati, nn cialtroni, quindi la teoria di marcello espostaprima nn è che sia da buttar via

    Simon

  37. nitopi
    22 marzo 2010 alle 13:20

    Come sempre ( 8) ) sono scettico fino a che non mi dimostrano il contrario….
    I fisici (anche se non si ricordano più tanto le formule) sono sempre molto conservatori 😉

    Ciao
    Luca

    P.S.

    Non chiedo una dimostrazione dai membri del Blog… sia chiaro !!!!!! 8)

    Luca

  38. Ricerca
    22 marzo 2010 alle 13:26

    Beh, io non rido. Anche il mio strumento ultimamente si è improvvisamente declinato verso est come descritto in quel forum. Credevo fosse guasto, finchè non ho letto ciò che hai segnalato … forse il terremoto in Cile ha influito?

  39. nitopi
    22 marzo 2010 alle 13:27

    Be… Vi dico del perchè alla base del mio “scetticismo” …
    I moti convettivi alla base dell’attività tettonica sono lentissimi.
    Le masse in gioco sono enormi e le forze viscose pure.

    Il CM misurato sulla terra e’ estremamente basso, relativamente ai fenomeni che abbiamo in argomento (avete presente che aghetti servono per far funzionare una bussola??? basta nulla per deviarli…)

    Posso pensare ad un’influenza del CM combinato dei pianeti sul plasma solare (e’ plasma… densità estremamente bassa…) ma sulle correnti convettive del mantello terrestre… mha….

    Ci vedrei molto di piu’ un’influenza mareale (Luna – Sole- Terra) se vogliamo cominciare a correlare qualcosa…

    Seza volerne a nessuno, nè…. E’ una mia opinione e ne ho esposto le basi “intuitive” (non ho fatto nessun conto….)

    Ciao
    Luca

  40. Pablito
    22 marzo 2010 alle 13:37

    In effetti tutte le strade possibili di spiegazioni teoriche rimangono aperte e nessuna è da disprezzare. Rimane il dato di fatto che sperimentalmente con il decremento del CM solare c’è un aumento dei terremoti, mentre c’è una diminuzione dei terremoti se il Sole si trova nella fase di massimo o giù di lì. E così per il vulcanismo. Il perchè è da ricercare. Nell’articolo di Stothers sul rapporto tra minimo solare e vulcanismo c’erano almeno una decina di teorie, tutte citate, ma non dimostrate.

  41. giorgio
    22 marzo 2010 alle 13:51

    Luca complimenti per l”articolo.Mi limito solo a ricordare che il 26 dicembre 2004 proprio in coincidenza dell”inizio del minimo abbiamo avuto il piu grande terremoto mai registrato dai sismografi.Quello dell”oceano indiano al largo di Sumatra. 8,9 della scala richter pari a 30 mila bombe atomiche di hyroscima.Non sono molto afferrato nel tema pero la coincidenza tra un aumento di questi eventi e il minimo solare e” molto evidente.Ciao Giorgio

  42. bora71
    22 marzo 2010 alle 13:53

    ancora OT…scusate..

    Dati dati satellitari Global Warming ancora in aumento nel mese di Febbraio

    Continua il grande caldo di quest’Inverno a livello troposferico: i dati satellitari hanno registrato uno scarto dalla norma di +0,62° nello scorso mese di Febbraio 2010, secondo per caldo solo al 1998. Caldo record al Polo Nord.

    Continuano le contraddizioni (in verità solo apparenti), tra un mese di Febbraio molto freddo alle medie latitudini dell’Emisfero Settentrionale, e le temperature satellitari che invece lo indicano caldissimo, su livelli che risultano inferiori solamente a quelli registrati nel 1998, durante il Nino più forte dello scorso secolo.

    Proprio al Nino deve essere attribuito questo riscaldamento, con aria calda che viene “pompata” in atmosfera dalla gran massa d’acqua calda presente sul Pacifico Equatoriale.
    Zone privilegiate per questa immissione di aria calda sono state quest’anno le alte latitudini dell’Emisfero Settentrionale, interessate da notevoli anomalie positive: il Polo Nord avrebbe misurato, in Febbraio, stando al sensore satellitare, un’anomalia termica di +2,32°C, uno scarto termico che non ha precedenti in passato.

    Questo ha fatto sì che le medie e basse latitudini godessero invece di correnti fresche settentrionali (se l’aria calda risale verso il Polo, aria fredda come conseguenza verrà spinta verso sud), tanto che, come esempio, gli Stati Uniti hanno visto una vistosa anomalia termica negativa di 1,55°C, anch’essa senza precedenti negli ultimi trent’anni.

    Il Polo Sud ha invece registrato lo scorso mese un riscaldamento molto più moderato, e pari a +0,61°C.

    Marco Rossi
    MTG

  43. bora71
    22 marzo 2010 alle 13:55

  44. ice2020
    22 marzo 2010 alle 14:17

    Siamo in periodo di nino caro bora, ed i dati satellitari ne risentono maggiormente…senza poi contare che io inizio a nn fidarmi più i niente (ma questi sono solo pensieri miei e nn voglio fuorviare nessuno)

  45. nitopi
    22 marzo 2010 alle 14:21

    Meno male!
    Sono andato ieri in Valle Pesio a comprare la carne (C’e’ un paesino dove la trovo ad un prezzo circa la metà rispetto a Genova e di qualità praticamente doppia 8) ) ed il macellaio, facendo due chiacchiere, mi ha confidato (traduc dal piemontese, omettendo i “diofa”)… “che inverno… peggio dell’anno scorso… L’altranno ha dato due o tre botte intense, ma quest’anno e’ stata una nevicata ogni due o tre giorni… E’ dall’altro ieri che non gela piu’ la notte ….”
    E in effetti il paesaggio attorno era abbastanza glaciale 8)

    Pero’ lo sappiamo … Il meteo non e’ il clima 8) Ma un meteo che persevera 😉

    Ciao
    Luca

  46. giorgio
    22 marzo 2010 alle 14:22

    Carissimo Bora 71 se ci sono anche 2 gradi in piu al polo nord d”inverno non fa proprio nessuna differenza,tanto i ghiacci da meno 22 a meno 20 non soffrono per niente.L”importante e” che ce ne siano 2 in meno durante l”estate e che magari ve ne siano 2 in piu alle medie latitudini, un po come il 2003.

  47. 22 marzo 2010 alle 14:27

    x giorgio due correzioni:
    1)Il terremoto di sumatra fu di 9.3 della scala richter.
    2)Ma il terremoto più forte di sempre mai registrato dai sismografi fu quello di Valdivia in Cile il 22 maggio 1960 con 9.5 della scala richter.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_terremoti

  48. nitopi
    22 marzo 2010 alle 15:41

    Bravo Stefano!
    Provate ad andare alla lista dei terremoti del xx secolo, ordinateli per magnitudine e guardate quelli spora la 8 (eventi rari) ….

    si vede benissimo l’effetto degli sciami statistici…

    Gruppetto attorno all’inizio secolo (1906 – 1907)
    gruppetto inizio anni venti (1920-1923)
    Gruppetto inizio anni trenta
    Gruppetto fine anni trenta
    Gruppetto della II guerra mondiale
    Ultimo botto negli anni ’50.

    Poi tranquillo, e nel xx1 secolo …. ecco il nuovo gruppetto 8) che ci lascia perplessi

    Ciao
    Luca

  49. marcello
    22 marzo 2010 alle 15:48

    @ NITOPI

    Rilancio con la seguente ipotesi:

    Sappiamo che l’asse terrestre può spostarsi in presenza di foti terremoti.
    E se fosse invece che l’asse si sposta autonomamente per un sussulto magnetico del CM terrestre e che questo poi può provocare un terremoto in un rapporto di causa effetto dove la causa è lo spostamento del CM?

    E se alcune linee di campo, invece che passare tutte per i poli geografici, in particolari condizioni passassero per le faglie o le caldere vulcaniche?

    E se una di queste condizioni fosse un CM solare forte, cioè in configurazione omega proprio del solar min, in grado di intercettare deviare (dall’andamento nord-sud geografico) ed attrarre una di queste linee di campo terrestri così provocando nell’ordine un sussulto nell’asse terrestre ed un terremoto?

    Scusa la petulanza ma oggi il motto è: FANTASIA AL POTERE

    Ciao
    Marcello

  50. apuano70
    22 marzo 2010 alle 15:51

    Guarda caso i cicli solari che hanno segnato la maggiore attività sono proprio quelli a partire dal dopoguerra (1950 in poi)…..
    Bruno

  51. apuano70
    22 marzo 2010 alle 15:56

    ..Io aggiungerei anche questo: l’asse terrestre potrebbe anche spostarsi per effetto di variazioni dovute ai campi magnetici dei suoi coinquilini del Sistema Solare, non solo per variazione del proprio CM….

    Fantasiose divagazioni, però affascinanti. 🙂

    Bruno

  52. apuano70
    22 marzo 2010 alle 16:25

    Vado OT per segnalare due piccole aree “attive” magneticamente apparentemente classificabili in ciclo dispari:

    Una proprio sotto alla 1056 ed una centrale sull’equatore.
    La decadenza della 1056 intanto continua rapidamente….
    Bruno

  53. Eragon
    22 marzo 2010 alle 17:02

    Ciao Luca,
    il tuo ragionamento e’ corretto, ma e’ valido se e solamente se gli eventi sono statisticamente indipendenti. Se gli eventi non lo fossero bisogna ricorrere ai cosidetti modelli di tipo contagioso. I piu’ famosi sono quelli di Neyman-A e di Cornaglia-Spini. Con questi modelli gli eventi arriverebbero a sciami proprio perche’ un primo evento ne scatena una sequenza (eventi correlati). Quindi per capire che tipo di modello usare bisognerebbe prima capire se questi sono correlati oppure no… Ma la vedo un po’ difficile capirlo…
    Ciao

  54. nitopi
    22 marzo 2010 alle 17:03

    Figurati!!

    Sarà che il CM mi e’ sempre piaciuto poco (…)…
    Prova a fare due conti sulle forze in gioco (tieni presente però che , anche se l’interno della terra à di ferro, a quelle temperature non ha più comportamente ferromagnetico ma si comporta come un qualuque (scarso) conduttore metallico….)

    Ciao
    Luca

  55. nitopi
    22 marzo 2010 alle 17:04

    … Gia’…
    Luca
    P.S.
    Sei andato oltre le mie nozioni-base ( 8) )

    Luca

  56. bora71
    22 marzo 2010 alle 19:15

    ah beh Giorgio..siamo messi bene se pensi che un’anomalia termica di +2,32°C, uno scarto termico che non ha precedenti in passato…significa avere -20 gradi invece di -22 ahahah

    ma perche’ non correggete questi grossolani errori degli utenti..e state tutti zitti???

  57. giorgio
    22 marzo 2010 alle 20:18

    Simon io non ne posso piu di Bora. Ogni volta che scrivo qualcosa non perde occasione per dire la sua a volte anche fuori tema.Se tu guardi tutti i commenti degli ultimi giorni, scrive spesso dopo di me solo per interrompere le conversazioni.Adesso basta.sono stanco Simon.

  58. ice2020
    22 marzo 2010 alle 20:37

    Siamo un pò tutti stanchi Giorgio…è fatto così, si diverte a fare il bastian contrario…e pensa che ultimamente è anche migliorato…bisogna sopportarlo!

    😉

  59. bora71
    22 marzo 2010 alle 20:39

    ma Simon
    ho ragione o no????
    perche’ non lo correggi??
    senza cattiveria..
    ciao

  60. giorgio
    22 marzo 2010 alle 21:06

    Ma he cosa deve correggere Bora 71. Cosa?

  61. Pelly
    22 marzo 2010 alle 21:54

    Salve a tutti, Bora 71 è un provocatore. Io posso solamente fare i complimenti per i vostri articoli,che reputo MOLTO interessanti. Sono pochi mesi che seguo NIA ed ho imparato tantissime cose.Grazie
    Ciao

  62. 23 marzo 2010 alle 10:06

    Per quel che ne so sono gli allineamenti di Giove-Sole -Saturno che generano le Piccole Ere Glaciali,è inoltre possibile che l’indebolimento del campo magnetico solare esponga maggiormente la Terra a influenze di fattori cosmici ,probabilmente oltre ad aumentare la nuvolosità terrestre da parte dei raggi cosmici vi è una maggior influenza delle tempeste magnetiche che possono generare terremoti ed eruzioni vulcaniche.
    Ovviamente è solo un ipotesi,ma l’aumento dell’attività vulcanica durante la PEG è dato di fatto.
    Qui di seguito provo a lasciarvi un link di una ricerca k ho fatto.
    http://expianetadidio.blogspot.com/2010/03/universo-incostante-connessione-tra.html

  63. tomnaso
    23 marzo 2010 alle 11:08

    bora ha ragione nel dire che il dato è un valore medio

  64. tomnaso
    23 marzo 2010 alle 11:12

    ma non ha capito che è proprio il meccanismo che si avrebbe durante una PEG, con alte latitudini più calde rispetto alle medie latitudini per predominanza di alta pressione polare con vortice polare debole e discese fredde alle medie latitudini.

  65. rick
    26 marzo 2010 alle 14:02

    non credo che esista il caso,siamo noi a non vedere le connessioni e spesso a non volerle vedere
    dovremmo approfondire la validità con i dati di oggi della tettonica a placche
    Il primo punto viene efficacemente confutato dai modelli quantici di cui abbiamo discusso in questo libro, e Maxlow ha fornito la prova richiesta dal secondo punto. Man mano che vengono acquisite maggiori informazioni sulla geofisica della Terra, la Teoria dell’Espansione della Terra ne viene sempre più accresciuta nella sua credibilità. Nuove mappe degli schemi, velocità e direzioni dell’allargamento dei fondi marini mostrano che la Terra è “soggetta ad un’espansione esponenziale dall’era Arcaica ad oggi”, in accordo con Maxlow, e in questo documento si presentano mappe e immagini a supporto di queste conclusioni.

    Basandoci sui modelli matematici di Maxlow la Terra si starebbe espandendo in grandezza alla velocità di approssimativamente 21 millimetri all’anno. E infatti

    1. Carey nel 1986 ha usato un laser satellitare per misurazioni radiali per calcolare che il raggio della Terra si sta espandendo di 24 millimetri all’anno, [con una tolleranza] di più o meno 8 millimetri.

    2. Robaudo e Harrison nel 1993 hanno usato misure geodetiche VLBI e SLR per concludere che la terra si sta espandendo di 18 millimetri all’anno.
    http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/wilcock_TDC_05.htm
    ………..
    e delle critiche in opposizione

    http://www.sciencedaily.com/releases/2008/04/080411092336.htm
    http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Per_un_nuovo_modello_del_mantello_terrestre/1338538

    per non parlare degli sviluppi sulla compensione dei collegamenti tra terremoti e influssi esterni al pianeta e Bendandi non è certo stato l’unico a pensarci

  66. rick
    26 marzo 2010 alle 14:10

    Qua c’è un buon articolo
    http://www.express-news.it/?p=32980

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