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Sveliamo qui i retroscena della previsione dei futuri cicli solari dello scienziato solare russo Abdussamatov

26 giugno 2009

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Tempo fa qui su Nia pubblicai un intervista allo scienziato russo Abdussamatov, in molti chiesero maggiori delucidazioni in merito. Ed ecco qui allora la teoria di Abdussamatov tradotta dal sottoscritto… buona lettura.

Precise misurazioni delle variazioni temporali della forma e del diametro del Sole, non distorte dalla instabilità del clima della Terra può essere effettuata solo grazie una navicella spaziale. Questo progetto, definito Astrometria, studia  il cambiamento del diametro solare e delle conseguenti variazioni della TSI nel corso di cicli solari di 11 e 200 anni, e, di conseguenza, anche le variazioni del clima terrestre nel presente, passato e futuro. Se tale progetto è attuato nel tempo, saremo in grado quindi di fare affidabili previsioni del clima terrestre globale almeno 8 anni prima. Sarà possibile in questo modo correggere eventuali decisioni politiche-economiche prese a causa dei cambiamenti climatici.

Sulla base delle analisi passate di attività delle macchie solari, J. Eddy (JA Eddy Science. 1976. 192, 1189), ha evidenziato una significativa correlazione tra i periodi cimatici e le variazioni delle Sunspots durante tutto il millennio passato e i corrispondenti notevoli cambiamenti climatici sulla Terra. Conducendo una ricerca simile,  Eugene Borisenkov (Climate variations during the last millennium. Leningrad. 1988. p. 275) ha trovato che, durante tutti i 18 profondi minimi solari simili al minimo di Maunder avvenuti con scadenza di 200 anni negli ultimi 7 millenni, ci furono periodi di raffredamento globale. Mentre i cicli di 200 anni di attività massima  di macchie solari coincisero con delle fasi di riscaldamento globale. Questi cambiamenti del clima globale, potevano essere associati solo alle variazioni di attività solare, perchè un tempo non esistevano le influenze umane. Questa è la prova che durante i 200 anni di attività solare massima, la TSI era elevata e durante i periodi di attività minima la TSI era di molto inferiore. Infatti la TSI è strettamente correlata alle variazioni delle macchie solari.

Nel complesso, il ciclo solare è un elemento chiave per la nostra comprensione delle diverse variazioni cicliche del clima e conseguentemente della società.

Attualmente abbiamo una ininterrotta serie di osservazione  della TSI dal 1978 (linea in grassetto sulla figura), misurata direttamente mediante speciali strumenti nello spazio. L’ampiezza della variazione della TSI in ogni ciclo di 11 anni durante il massimo solare nwll’ambito di un ciclo di 200 anni, è pari a circa 1,0 W / m 2 o 0,07% ed è andata gradualmente diminuendo dall’inizio del 1990.

1La TSI origina fisicamente a causa di  complessi processi che avvengono nella profondità del Sole e sono causati dalle variazioni delle sue proprietà interne.IL Progressivo cambiamento della temperatura dello strato superficiale che raggiunge al massimo un valore di 0,001° al giorno  porta ad una variazione  della pressione all’interno della strato superficiale e , di conseguenza, rompe l’equilibrio idrostatico definito dalla somma della pressione interna e della gravitazione. Il sole può tornare in equilibrio ermodinamico solo mutando la sua dimensione proporzionalmente al valore  che garantisce l’equilibrio della pressione interna e di gravitazione, che a sua volta porta al cambiamento di temperatura della superficie solare.  I cambiamenti della TSI sono quindi  il risultato di variazioni del raggio solare durante cicli di 11 – e 200-anni.

 Di conseguenza, la quantità di energia solare fornita alla Terra è direttamente legata al valore del raggio solare, in altre parole alla superficie radiante della nostra stella. Variazioni cicliche della STI si verificano a causa delle oscillazioni del raggio solare con ampiezza fino a 250 km entro un “Piccolo”  ciclo di 11-anni e fino a 750 km entro un Grande ciclo di 200.

1Come si può vedere dai grafici sopra, le variazioni cicliche di cicli di 11 e 200 anni del raggio solare, della TSI e delle sunspots sono correlate sia in fase che in ampiezza. La regolarità di cui sopra consente, sulla base degli attuali dati della serie di attività delle Sunspot, di dedurre il corso della STI durante i secoli e millenni passati e di poter prevedere così i futuri cambiamenti climatici del clima.

Riassumendo, l’analisi dei processi fisici che si verificano nel profondo del sole dimostra che i cambiamenti di temperatura del sole sono causati da cambiamenti di pressione all’interno di esso, che portano ad uno squilibrio del sistema. Le oscilazioni della fusione termonucleare all’iterno del nucleo solare sono le maggiori cause di questa instabilità.  Il sole può ritornare ad un equilibrio termodinamico solo modificando opportunamente la sua dimensione fino al valore che garantisce il ripristino dell’equilibrio tra la gravitazione e la pressione interna. Gli aumenti di temperatura del Sole quasi periodici nel lungo termine  e di conseguenza anche della pressione del nucleo, causano aumenti delle sue dimensioni e in modo proporzionale alle variazioni del raggio, cambia anche la TSI. Variazioni minime a temperatura e raggio portano allo sviluppo di cicli deboli (una piccola ampiezza di attività solare e variazioni STI), mentre notevoli variazioni di temperatura e di raggio, provocano cicli forti.

La variazione della TSI  nel corso di unciclo di 200 anni, definisce l’ulteriore corso della STI e dell’attività di macchie solari non solo per il prossimo ciclo, ma anche per diversi cicli successivi ( anche se con minore precisione). Così, il più probabile valore di SSN per il  massimo del ciclo 24 ciclo sarà di 65 ± 15. Mentre i successivi cicli 25 e 26 che cadono sulla fase di discesa del ciclo di 2 secoli, avranno i corrispondenti livelli massimi di SSN pari a 45 e 20 ± 30 ± 20, rispettivamente. Infine, il profondo minimo del ciclo di 200 anni del Sole è molto probabile che inizi col ciclo 27, circa nel 2042 ± 11 anni. Tale minimo potrebbe durare per circa 45-65 anni (Abdussamatov HI KPhCB. 2005. 21, 471; KPhCB. 2007. 23, 141). Così, nei prossimi cicli 24-26 si avrà la tendenza di un ulteriore diminuzione di ampiezza della TSI.

Fonte articolo e grafici: http://www.gao.spb.ru/english/astrometr/index1_eng.html

SIMON

 

  1. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 12:26

    Sinceramente sono un po scettico sulle affermazioni contenute nell’articolo:
    come si fa a dire che il Sole ha avuto minimi come quello di Maunder con periodicità media di 200 anni?
    Come si fa a raccogliere dati che confermino come, in corrispondenza a tali minimi si sono verificati periodi di raffreddamento globale? Parliamo di centinaia, quando non di qualche migliaio di anni fa e parliamo di diminuzioni di temperatura media dell’ordine di 1-2 gradi, non di più, non certo di ere glaciali. Quali tracce evidenti lasciano queste riduzioni di temperature?

  2. Luigi Lucato
    26 giugno 2009 alle 12:27

    ormai le previsioni convergono tutte verso un minimo notevole dal 2032 in avanti ma sono portato a credere che il processo non sarà lineare … e anticiperà. 😕

    http://forum.crisis.blogosfere.it/viewtopic.php?f=8&t=42&start=670#p20473

  3. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 12:30

    Peraltro, se dovessimo vedere i grafici sulla TSI e sulla sunspot activity e supporre che stiamo per entrare in un minimo come quello di Maunder, la periodicità sarebbe dell’ordine di 350 anni almeno e non di 200.
    sbaglio?

  4. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 12:32

    Per Luigi: In fondo un minimo ci sta, dopo 60-70 anni di attività davvero intensa.
    E poi, se è vero che tra il 1280 ed il 1340 c’è stato un minimo e pure tra il 1645 ed il 1715, con il 2010 sarebbero passati proprio i 365 intercorsi tra il 1280 ed il 1645. Magari sarà un caso, però prima di esserne certi aspettiamo l’anno prossimo!

  5. ALE
    26 giugno 2009 alle 12:45

    11.86 anni è il periodo orbitale di Giove, 29.65 anni quello di Saturno.
    Facendo un semplice calcolo 11.86*29.65 = 351 anni!!!
    Dunque la risonanza orbitale tra i due supergiganti gassosi con cuore superconduttore di idrogeno solido forse centra qualche cosa con i Minimoni!!!!
    Dunque la teoria di Niroma trova anche altri riscontri?!!?
    E’ vero che la gravità non ha effetti mareali sul plasma solare, diverso è invece il discorso per l’interazione tra campi magnetici!
    ALE

  6. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 13:25

    Un interessante articolo sul 24° ciclo e ciclo bicentenario scritto in “tempi non sospetti” nel gennaio 2008.

    http://www.radiokcentrale.it/articolinuovaera/itapiece277.htm

  7. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 14:10

    E questo articolo (in inglese) dell´autunno 2005 e del ciclo Gleissberg.

    http://www.abd.org.uk/freezelock.htm

  8. ida
    26 giugno 2009 alle 14:33

    in tutto ciò, questo sito è sempre più interessante, grazie Simon.

  9. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 14:45

    Per ALE:
    cioè intendi dire (o meglio intenderebbe dire Niroma, anche se si occupa di statistica) che i campi magnetici di Giove e Saturno insieme sarebbero così forti da indurre una variazione all’interno del sole (volumetrica o che altro) tale da determinarne o favorirne il passaggio a condizioni di minimo stile Maunder?

  10. Sergio Musmeci
    26 giugno 2009 alle 16:58

    Bisogna stare attenti con tutte queste teorie cicliche. La natura è piena di cicli ma anche di pseudo cicli. Comunque in base alla teoria della dinamo solare, è molto probabile che non solo il ciclo 24 ma anche il ciclo 25 potrebbero essere molto deboli. Insomma diverse teorie concordano nel ritenere probabile un estensione della riduzione dell’attività almeno per 2 cicli solari. Nulla nega che tale riduzione possa estendersi anche a cicli solari successivi. Una riduzione del diametro di 700 km è sufficiente per una riduzione dello 0,2% della TSI? Ho qualche dubbio su questo. Il sole è enorme.

  11. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 19:00

    Già nel 2006 la NASA, ovvero Hathaway, aveva predetto che qualcosa nel Sole stava accadendo.
    http://science.nasa.gov/headlines/y2006/10may_longrange.htm
    Ma aveva sovrastimato l’intensità del ciclo 24, almeno rispetto alle sue più aggiornate previsioni. Chissà se aveva sovrastimato anche quella del ciclo 25……

  12. Fabio2
    26 giugno 2009 alle 19:04

    Per riassumere: molti studiosi, anche quelli di agenzie governative USA (vedi il Prof. Hathaway), ritengono che il Sole si stia per prendere una pausa dopo decenni di attività intensa.

    Quello su cui non concordano (anche perchè non hanno elementi sufficienti per affermarlo con certezza univoca) è l’intensità e la durata di questa pausa, oltre alla sua frequenza in rapporto ad eventi passati.

    Insomma, c’è poco da fare: dobbiamo attendere con pazienza per verificare chi sarà andato più vicino alla realtà con le proprie previsioni.

  13. ALE
    26 giugno 2009 alle 19:26

    X Fabio2.
    Niroma è uno statistico a ha fatto le sue previsioni in base al prossimo perielio Gioviano.
    Ci sono altri studiosi che imputano alle risonanze orbitali effetti diretti sulla stella, ricordiamoci che il Sole non è solo nel Sistema Solare, i cicli solari (corti e lunghi) si basano su modifiche della Dynamo solare, questa Dynamo risente sicuramente di un campo magnetico indotto (trattasi di interazioni elettromagnetiche a distanza).
    Presto avrete modo di leggere una mia analisi sulle situzioni orbitali che erano presenti in situazioni “tipo”.
    ALE

  14. Sergio Musmeci
    26 giugno 2009 alle 20:48

    “Una riduzione del diametro di 700 km è sufficiente per una riduzione dello 0,2% della TSI? Ho qualche dubbio su questo. Il sole è enorme.”

    Ho rifatto i calcoli ed in effetti viene (0.24%) ma se si considera il raggio e non il diametro.

  15. furio
    26 giugno 2009 alle 21:03

    @ Sergio

    in particolare quali sono i calcoli? potresti esplicitarli? mi piacerebbe sapere quali sono le relazioni che legano il diametro (o raggio) alla TSI, se era scritto nell’articolo mi è sfuggito 🙂

  16. 26 giugno 2009 alle 21:09

    Ale….
    sbaglio o Timo Niroma prevedeva che il minimo piu’ profondo sarebbe stato attorno all’ estate 2009??
    sara’ dura..mi sa che non sbaglia solo Hathaway..eheheh
    ciao!

  17. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 22:00
  18. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 22:24

    Invito Ale e tutti gli amici di NIA a leggere la teoria RC.

    http://www.spaceandscience.net/id64.html

  19. ALE
    26 giugno 2009 alle 22:43

    Caro Bora71, ho già detto in passato che questo BLOG non è una partita di calcio dove ognuno fa il Tifo per qualche d’uno!!!
    E’ una piacevole conversazione tra che condivide le medesime passioni!!!!
    Niroma è uno statista, se lui dice qualche imprecisione lo lapidiamo sulla pubblica piazza, se sbagliano NASA & NOAA (che prevedevano un sc24 DIROMPENTE) li scusiamo e diciamo che non è possibile prevedere esattamente i cicli solari, allora entrano in gioco i cicli più lunghi… E avanti a mettere in dubbio le previsioni di uno scienziato russo, perchè forse è Russo e poco importa se sono stati i primi a mandare un uomo in orbita e a tenere una Stazione Spaziale operativa come la Mir per anni…. Sono russi, l’URSS non c’è più e allora buttiamo via tutte le loro scoperte e… i loro scienziati.
    Poi c’è la previsione di D.Arhibald, che per altro ha beccato con un Ap di 3.1 in Giugno, “porcheria” anche quella.
    Informiamoci prima di parlare per favore! E scusatemi se sono stato un po meno morigerato del solito, noi siamo qui a parlare e a mettere in dubbio se il minimo ci sarà, ha già un nome e si chiamerà MINIMO di EDDY (in memoria dello scomparso scienziato: http://en.wikipedia.org/wiki/Jack_Eddy ), andate a leggere qui:

    Online Petition: The next significant solar minimum should be called "The Eddy Minimum"


    La petizione per chiamarlo così viene dal Dr. Leif Svalgaard in persona!!!
    Allora o sono tutti suonati o il Minimone ci sarà… Perdon l’Eddy’s Minimum ci sarà!!!
    ALE

  20. ice2020
    26 giugno 2009 alle 23:08

    Quoto Ale…

    e che Bora fa bene al Blog mq…

    Se nn ci fosse lui, andremo tutti d’accordo…è un bene che ci sia anche qualcuno che dia occasione di discutere di qualcosa…

    Ciao

  21. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 23:19

    Avevo giá firmato la petizione per chiamare il prossimo (molto probabile) minimo EDDY.
    Bravo Ale.

  22. Sand-rio
    26 giugno 2009 alle 23:24

    Scusate se scrivo in orari per Voi notturni ma avendo 5 ore di fuso orario in meno da me é ancora appena sera…..
    Un saluto a tutti dalla “cidade maravilhosa” (Rio de Janeiro) e reputo questo blog, d´accordo con Ida, uno dei migliori che ci sia sull´argomento sole.

    Alessandro by Rio

  23. 27 giugno 2009 alle 10:08

    Ma guarda Ale..che avete iniziato voi per primi a criticare Hathaway,il NOAA e NASA…rileggiti i post del passato..
    poi sbaglia anche Niroma e nessuno dice niente..
    dai..un po’ di coerenza ci vuole..
    io non tifo per nessuno..ma ho visto che tutti sbagliano..certezze non ce ne sono..non e’ giusto criticare nessuno (Hathaway e’ stato preso anche in giro)..
    ciao..e buona giornata!

  24. 27 giugno 2009 alle 10:14

    grazie Simon..
    Cmq conosco tantissimi che non la pensano come voi…
    e non vogliono neppure leggere il vostro blog..
    io questo non lo trovo giusto..e’ sempre un bene poter discutere ed esprimere le proprie idee anche se non la pensiamo uguale..c’e’ sempre da imparare..sempre rispettando tutti..
    ciao..

  25. ALE
    27 giugno 2009 alle 11:08

    Io personalmente NON HO MAI PRESO IN GIRO NESSUNO!!!!
    NON E’ NELLA MIA NATURA! Lavoro anche io in ambito scientifico e so che di certezze nella ricerca non ce ne sono, ci sono solo i dati sperimentali che purtroppo verranno x sempre falsati dalle conte fantasma fatte dal NOAA (che per altro stimo molto come organizzazione).
    Quello che emerge nei miei interventi (e mi sento di parlare anche a nome di Simon) è il pensiero che sarà la storia a dirci se e quanto sarà eccezionale questo minimo, e ho sottolineato che anche Hathaway in un suo articolo lo ha scritto!!!
    Quello che si critica di NASA e NOAA è appunto l’incoerenza con il metodo di conteggio delle macchie, incoerenza rispetto a marzo 2009, non al 2000 per intenderci…
    Provate a guardare questo:
    http://www.swpc.noaa.gov/SolarCycle/
    Non vi sembra che ora i dati reali fittino talmente bene con le previsioni tanto da essere completamente sovrapponibili???
    Questa e’ Reverse regression, regressione al contrario, conta anche i moscerini e ottieni l’SSN voluto….
    Questo è, così non mi sento di aver preso in giro nesuno, questo tipo di grafici li maneggio tutti i giorni e proprio l’altro ieri i Referee ci hanno criticato un grafico xchè si vedeva che avevamo omesso un punto (dico un punto) che “poco ci piaceva”, non avevamo alterato nulla, avevamo solo omesso un punto.
    Qui invece siamo di fronte all’introduzione di dati FASULLI (e sottlineo fasulli) per far combaciare realtà e forecasts!!!!!
    Se questa è una presa in giro, allora sto prendendo in giro, a me sembra solo di discutere in maniera razionale “il metodo scientifico”!!!
    ALE

  26. 27 giugno 2009 alle 14:11

    Certamente il metodo di conteggio ha molti nodi da sciogliere…io stesso non ci sto capendo un bel nulla, è molto strano che prima contino, dopo no, poi lo rifanno in modo diverso…ci saranno degli scopi sotto appunto per far combaciare il tutto?
    Troppe sono le speculazioni in questi anni che si fanno…di certo un pò di chiarezza ci vorrebbe.

  27. Onan il Barbaro
    14 ottobre 2009 alle 07:08

    Furio: non mi intendo specificamente di TSI quindi magari dico cazzate, pero’ il sole ha un diametro di 1 milione e 300mila km, 700 km fanno lo 0.05%, che va raddoppiato per ottenere la variazione dell’area del sole vista dalla terra (se il raggio di un cerchio e’ r(1+d) l’area e’ pi r^2(1+2d) piu’ un termine del second’ordine (d^2) che per d cosi’ piccolo e’ trascurabile), quindi siamo gia’ a 0.10%. Dopodiche’ alla variazione di diametro si accompagna anche una variazione di temperatura, e l’energia irradiata per unita’ d’area varia con la QUARTA potenza della temperatura (legge di corpo nero). Per calcolare anche questo effetto mi servirebbe il rapporto tra variazione di diametro e variazione di temperatura, che non so, ma mi sembra del tutto plausibile che possa venire in totale 0.24%.

  1. 26 giugno 2009 alle 12:04
  2. 26 giugno 2009 alle 12:06
  3. 13 ottobre 2009 alle 10:49
  4. 6 novembre 2009 alle 10:32
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