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Risonanze Orbitali: La parola all’Eclittica…Super Minimum in arrivo?

29 giugno 2009

Abbiamo affrontato nei POST passati due argomenti cardine per introdurre questo POST che potrebbe finalmente spiegare e fare capire l’eccezionalità della situazione che sta prendendo corpo sull’Eclittica.
Ricordando prima di tutto l’enorme campo magnetico dei 2 principali SiperGiganti gassosi: Giove e Saturno. Sottolineo nuovamente che Giove detiene il record per quanto concerne la potenza del campo del Sistema Solare, solo i campi magnetici estremamente organizzati delle SunSpots sono più potenti! Ricordiamo che l’interazione elettromagnetica a distanza tra due corpi dotati dei mgnetosfera dipende dal “vettore posizione”, quindi dipende in prima battuta dalla distanza, ricordiamo che la rotazione dei pianeti attorno al Sole è specifica per ognuno di loro: 11.859 anni per Giove, 29.657 anni per Saturno e 84.323 anni per Urano.
Ulteriore inciso è doveroso per meglio chiarire la relazione tra campi elettromagnetici e plasma: il plasma è costituito da nuclei di atomi (Idrogeno ed Elio per quello solare) letteralmente immersi in un mare di elettroni. Il plasma solare è dunque sensibile ai campi magnetici, prova tangibile sono la SunSpots, canali meno densi nel plasma solare generati da campi magnetici altamente organizzati.

Per meglio comprendere =  http://it.wikipedia.org/wiki/Plasma_(fisica)

Dunque se le SunSpots che sono generate da campi magnetici saranno anche sensibili a campi magnetici esterni applicati, essendo l’interazione elettromagnetica un grandezza vettoriale fortemente dipendente dal vettore posizione, risentirà della distanza a cui si vengono a trovare le entità interagenti.
Veniamo dunque alla teoria del Prof.  P.A.Semi:

FONTE = http://arxiv.org/abs/0903.5009

In questa pubblicazione della Cornell University Library, sezione Astrofisica, l’autore analizza con dovizia di particolari le potenzialità dell’azione a distanza tra il Sole e i pianeti che orbitano sul piano dell’Eclittica, il lavoro è estremamente articolato e dettagliato, leggendolo sembra di comprendere al meglio le teorie su base statistica del Prof. Timo Niroma.
Vediamo ora di prendere in esame 5 differenti situazioni sull’Eclittica relative a 5 differenti periodi alcuni dei quali spesso menzionati in questo Blog.

Minimo tra Ciclo 21 e Ciclo 22, Agosto 1986

1Giove quasi al perielio, con una distanza dal Sole di 4.9857 UA (UA = unità astronomiche), Saturno a quasi 10 UA con disposizione sfalsata, il vettore che unisce il Sole a Giove e il vettore che unisce Saturno al Sole formano un angolo di circa 90 Gradi, spicca la situazione in quanto i tre giganti gassosi sono “dalla medesima parte” pensando di dividere l’Eclittica in 2 parti con una retta ideale che taglia da est a ovest (Linea gialla orizzontale).

Minimo tra Ciclo 22 e Ciclo 23, Agosto 1996

2In questa disposizione Giove piuttosto “fuori gioco” con una distanza dal Sole di 5.248 UA, Saturno è invece più vicino rispetto alla precedente situazione 9.56 UA.
L’angolo tra i due vettori è sempre intorno 90 gradi e questa volta i 3 Giganti sono addirittura quasi nel medesimo quarto dl’eclittica.

Il grande minimo del 1913

3Abbiamo spesso utilizzato questa data come termine di paragone rispetto all’attuale minimo, sottolineo che mentre il 1913 fu un solo anno, in questo minimo sia il 2008 che il 2009 vengono paragonati al suddetto anno!!!
La situazione orbitale presenta alcune sostanziali differenza rispetto ai minimi presi in considerazione prima, iniziamo dall’angolo formato dai vettori che congiungono i 2 principali Supergiganti al Sole: almeno di 170 gradi, l’allineamento dunque potrebbe essere molto più efficace per quanto concerne agli effetti elettromagnetici sulla stella!!!
Saturno in questa data si trovò in perielio completo, con sole 9.0469 UA di distanza dalla stella, la situazione di Giove invece non è ottimale per quanto riguarda la distanza dal Sole, con 5.18 UA si trova infatti in una sitazione intermedia tra perielio e afelio.

L’approccio al Maunder’s Minimum

4Anno 1653, inizio del periodo noto con il nome di Minimo di Maunder, tutti Voi sapete benissimo cosa si intende quando si parla di questa particolare fase dell’attività solare!
Giove e Saturno perfettamente allineati su una ipotetica retta che li congiunge passando per il Sole. Urano leggermente disassato, questa configurazione è completamente diversa rispetto a quella che si è trovata nei periodi citati in precedenza.
L’angolo formato dai vettori che idealmente congiungono il Sole-Saturno e Sole-Giove è praticamente di 180 gradi, Mentre Saturno è abbastanza prossimo al perielio, Giove risulta essere più distante rispetto al punto di perielio.

La situazione del 2010

5

Nell’anno 2010 si verrà a realizzare un situazione molto particolare sull’Eclittica: i tre GigantiGassosi (Giove, Saturno e Urano) saranno perfettamente allineati e il Sole sarà tra Giove e Saturno. Giove sarà quasi al perielio con una distanza dal Sole di 4.966 UA, un poco più distante Saturno con 9.53 UA.
La situazione del 2010 sarà per molti simile a quella che si verificò nel 1653 ma con 2 sostanziali differenze:
1) Giove si trova più vicino al Sole rispetto al 1653 mentre Saturno più lontano
2) Urano che nel 1653 era “fuori-asse” ora si troverà perfettamente allineato agli altri 2 Giganti.

Ora non possiamo affermare con assoluta certezza che questa situazione ci porterà diritti verso un nuovo superminimo, come ho già detto da tempo sul Blog “sarà la Storia che valuterà il minimo attuale”.
Quello che possiamo affermare è che i maggiori modelli di previsione dell’attività solare che si basano sui 3 ultimi cicli con un approccio deterministico, sicuramente non hanno mai nei loro dati di input una situazione di allineamento planetario come quella attuale!
Seguiamo con attenzione l’evoluzione solare da qui al 2010, anno per altro candidato per primo ad essere “anno di massimo solare” dal Prof. David Hathaway in persona, essendo la prima SunSpot del ciclo 24 nata il 31 Luglio 2006
Fonte = http://science.nasa.gov/headlines/y2006/15aug_backwards.htm

Come dice Simon dunque “Stay tuned”

FONTE = Per il calcolo delle distanze orbitali abbiamo utilizzato Solex 10.1 in modalità Eliocentrica con correzione
Per la visualizzazione della disposizione planetaria il sito JPL della NASA.

ALESSANDRO

  1. luca
    29 giugno 2009 alle 11:58

    Mhhhhh…..
    NO.
    Per come e’ fatto il campo magnetico…. no.
    Sono linee chiuse… l’intensita’ decresce ancor piu’ velocemente che con l’inverso del quadrato della distanza ( ora non mi ricordo come e’ il campo lontano sull’asse del dipolo ma mi viene all’orecchio l’inverso del cubo della distanza… ) … e Giove e’ 5 volte piu’ lontano del sole. Saturno ha un campo piu’ debole ed e’ 10 volte piu’ lontano…..
    NO, direi di no.

    Ciao
    Luca

  2. hubert
    29 giugno 2009 alle 12:08

    scusate , sarebbe interessante sapere :
    quante volte circa si allineano i 3 pianeti in questione ?
    per vedere se corrispondono alle date dei vari minimi..

  3. ALE
    29 giugno 2009 alle 12:16

    Dunque Luca mi dici che l’azione a distanza non può esserci???
    Ricordiamo che quando Giove è al perielio e la Terra incrocia la sua orbita l’influenza del campo mag. gioviano è più forte di quello solare!!!
    Poi non tutte le linee del campo sono chiuse, ad esempio quelle delle coronal holes sono aperte, lo so che pensare a linee di campo aperte suona strano, ma così è!
    Per quanto riguarda ancora il Mag. Field. di Giove ricordo che arriva fino all’orbita di Saturno, dunque 5 UA dalla parte opposta al Sole, le potenziialità ci sono per l’interazione!!!
    Ricordo che poi il Mag. Field di Giove è dalle 14 alle 16 volte PIU’ intenso di quello solare, quello di Saturno (che è la metà di quello gioviano) dalle 8 alle 7 volte più intenso!!!!
    Poi l’intrerazione a distanza va come 1/r^2, in R3 è solo la proiezione lungo l’asse z!!!
    ALE

  4. Luigi Lucato
    29 giugno 2009 alle 12:17

    Penso più a un effetto mareale gravitazionale
    in questo caso la situazione 2010 la vedo più forte di quella del 1653

    un effetto mareale gravitazionale potrebbe anche spiegare
    una variazione nelle dimensioni e quindi della TSI

  5. ALE
    29 giugno 2009 alle 12:18

    X Hubert
    La risonanza orbitale Giove-Saturno è 351 anni, guarda caso la cadenza dei Super-Minimi!!!
    Non ti sembra strano?!?
    ALE

  6. ALE
    29 giugno 2009 alle 12:21

    X Luigi Lucato
    Come dissi in un mio vecchio POST l’azione mareale gravitazionale sul plasma solare NON è EFFICENTE, Cosa diversa è invece una azione elettromagnetica che agisce con una Forza di Lorentz sul plasma della stella!!!
    ALE

  7. Alberto Omonimo
    29 giugno 2009 alle 12:44

    x ALE

    interessante la risonanza, mi indichi qualche link
    dove leggerne di piu’ ?

    ciao

    Alberto

  8. hubert
    29 giugno 2009 alle 12:53

    @ALE :
    beh se allora mi dici cosi che la risonanza Giov- Saturno è 351 anni e appunto vediamo che corrisponde alla cadenza dei super minimi , la cosa si fa ben interessante si si..
    magari aggiungete questo dato direttamente sopra nell’articolo perchè potrebbe esser una coincidenza molto importante !

  9. Luigi
    29 giugno 2009 alle 12:54

    Leggo questo blog e vi trovo argomenti relativi all’oggetto del mio interesse. Tuttavia, poichè spesso si parla in termini tecnici (astrofisica), mi è venuta la curiosità si conoscere i titoli di chi scrive. Mi riferisco in particolare a Simon e Ale. Siete solo degli appassionati o avete delle referenze/studi alle spalle ?
    E’ vero che la passione per certe cose può aiutare ad ampliare enormemente la propria cultura, ma quando si parla di forze di Lorenz, interazione tra campi magnetici etc ci vuole un background solido su cui muoversi.

  10. Nintendo
    29 giugno 2009 alle 13:36

    per la definizione di plasma: è detto plasma un gas completamente ionizzato, è meglio specificare che è tutto ionizzato.

    riguardo al minimo del 1913 riposto l’ISN medio annuale:
    1910: 18.6
    1911: 5.7
    1912: 3.6
    1913: 1.4
    1914: 9.6

    il minimo attuale è messo così ( ricordo che il valore del 2008 e del 2009 sono probabilmente più alti di quello che sarebbero dovuti essere, il 2009 inoltre è parziale al dato di Maggio )
    2006: 15.2
    2007: 7.5
    2008: 2.9*
    2009: 1.5**

    * approssimativamente sarebbe dovuto finire con un valore di 2.5-2.6
    ** approssimativamente avrebbe dovuto avere un valore di 0.9-1.0

  11. luca
    29 giugno 2009 alle 13:46

    X ALE…
    Ho dato un’occhiata ai dati su Wikipedia… r-2 sul diametro … r-3lungo zeta… OK…
    In effetti anche il campo e’ tosto. Ma mi pare “solo” 4 volte maggiore (400 microtesla per Giove, 100 per il Sole, ma per il sole ho il dato “misurato alla superficie”, il che vuol dire… gia’ a una bella distanza dal centro….) .
    Ad occhio e croce dovrebbe avere un influenza del 16% (che non e’ poco…) ma in corrispondenza delle macchie il campo magnetico e’ di gran lunga superiore…

    Pero’ per Saturno e gli altri pianeti, mi pare che l’influenza sia trascurabile!

    Ciao
    Luca

  12. ALE
    29 giugno 2009 alle 14:41

    OK Luca, forse per Urano preso da solo!!!
    Il problema è la somma vettoriale e l’interazione in concordanza o in discordanza di fase, due onde (quindi campi elettromagnetici) elettromagnetiche possono interagire rinforzandosi o annichilendosi, il GMF solare, che non sarebbe minimamente affetto dal GMF saturniano in condizioni normali, potrebbe vacillare se dall’altra parte Giove si fa carico del lavoro maggiore!!!!
    Ora queste sono solo teorie, non si sa se i grandi minimi siano stati innescati da questa configurazione orbitale, è vero che questa configurazione orbitale precedette i grandi minimi….
    Aspettiamo il 2010 e vediamo!!!
    ALE

  13. ALE
    29 giugno 2009 alle 15:14

    Sempre X Luca!!
    La situazione del 1913 mette bene in evidenza l’esigua importanza di Saturno rispetto a Giove!!!!
    Se così fosse e quindi Saturno fungesse solo da “spalla” al suo ben più potente fratello allora la situazione del 2010 sarebbe più “esplosiva” di quella del 1653!!!!
    ALE

  14. hubert
    29 giugno 2009 alle 15:44

    cosi per curiosità non riuscite a metter le condizioni che c’erano nel minimo di dalton anche ?
    intendo la disposizione di saturno e giove..

    oppure , dove posso trovare le varie configurazioni dei pianeti anno per anno cosi do un occhio per i fatti miei ?

    ps: verissimo il fatto che 2 onde elettromagnetiche posson andare in risonanza rinforzandosi notevolmente.

  15. Sand-rio
    29 giugno 2009 alle 15:49

    Se riesco a intendere bene la teoria “ALE” sarebbe che le influenze magnetiche di Giove Saturno e Urano formerebbero un congiunto che avrebbero come conseguenza un minimo solare peggiore del minimo Maunder dove l´influenza del pianeta gassoso di tipo gioviano Urano non c´era.
    Essendo cosí mi chiedo e Vi chiedo: il minimo Maunder duró circa 6 cicli solari, un superminimo di ALE allora durerá di più? Quanto tempo durerá questo allineamento e quanto tempo potrebbe durare la sua influenza? Piú dei 60 anni del Maunder? E quali potrebbero essere le conseguenze????? (a questa ultima é inutile rispondere ognuno potrá dedurlo da solo)
    E allora capisco perché nessun ente ne parla e anzi capisco perché si tentano di allineare i numri di macchie solari con le previsioni…. perché se fosse come teorizzi, predici, profetizzi tu….. sarebbe il caos!

  16. ALE
    29 giugno 2009 alle 17:00

    Grazie Sand-rio x il MINIMO di Ale, ma il futuro minimo ha già un nome:
    si chiamerà minimo di Eddy
    FONTE = http://wattsupwiththat.com/2009/06/11/jack-eddy-discoverer-of-the-maunder-minimum-and-lia-1932-2009/

    X Hubert:
    Vedo che di fisica ne capisci!!!!!
    E’ li il punto focale, vista l’azione elettromagnetica a distanza tra i due supergiganti gassosi, e colgo l’occasione per sottolineare che Giove ha una Dynamo potentissima xchè ruota su se stesso in meno di 10 ore!!!! La velocità angolare è SPAVENTOSA, si narra che i Fulmini gioviani siano 10000 volte più potenti di quelli terrestri!!!
    Poi un’altra osservazione:
    La grande macchia rossa di Giove (Great Red Spot = GRS), esiste pare dal 1650, ebbene…… Ne sta nascendo un’altra!!!

    http://www.spaceweather.com/archive.php?view=1&day=18&month=06&year=2009

    Non so se sia solo un caso!!! Anche xchè la GRS sembra una tempesta anticiclonica, dunque non associabile a fenomeni elettromagnetici!!!!
    ALE

  17. ALE
    29 giugno 2009 alle 17:03

    X Hubert:
    Nel Dalton Giove e Saturno furono allineati ma nessuno di loro era prossimo al perielio!!!!
    Puoi “divertirti” con il sito JPL della NASA:
    http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2009%20KR21;orb=1

    E’ fatto per il calcolo del FLY-By degli asteroidi ma si considerano anche tutti i pianeti del Sistema Solare!!!!
    ALE

  18. Ivan
    29 giugno 2009 alle 17:06

    ma stavolta Giove pare essere più lontano che nel 1600

  19. miki
    29 giugno 2009 alle 17:12

    X Simon:
    Ti consiglio di riproporre questo articolo:

    Così Archibald interviene su un Blog e spiega ancora le sue teorie…

  20. ALE
    29 giugno 2009 alle 17:22

    X chi ne vuole sapere di piu’ sulle risonanze orbitali, oltre al link che metto nel POST puo’ visitare:
    http://adsabs.harvard.edu/abs/1981AdSpR…1R.171N
    http://www.phy6.org/earthmag/planetmg.htm
    molto bello questo:
    http://www.allanstime.com/UnifiedFieldTheory/Planets_Alignment/UFT_excerpt.htm
    ALE

  21. ALE
    29 giugno 2009 alle 17:36

    x Ivan:
    Saturno è più lontano rispetto al 1653, Giove è più vicino!!!
    ALE

  22. ALE
    29 giugno 2009 alle 17:37

    Intanto OCCHIO AL BIG Bear!!!

    Sembra ancora ciclo 23 sull’emisfero SUD!!!
    ALE

  23. Andrea 77
    29 giugno 2009 alle 19:25

    Ottimo articolo vi seguo da un po di tempo ma credo che il periodo di rivoluzione di giove e saturno e urano siano errati espressi in giorni dovrebbero essere

    Giove 4333 giorni
    Saturno 1076 giorni
    Urano 30.685 giorni

    che la rotazione dei pianeti attorno al Sole è specifica per ognuno di loro: 11.859 anni per Giove, 29.657 anni per Saturno e 84.323 anni per Urano.

    Ottimo lavoro continuate così Andrea

  24. Andrea 77
    29 giugno 2009 alle 19:40

    scusatemi tanto ho capito di essermi sbagliato pensavo alò punto come separatore delle migliaia e non al sistema americano e inglese di considerarlo come virgola infatti 4333 giorni equivalgono a 11,859 anni

  25. ice2020
    29 giugno 2009 alle 20:06

    Vedo che questo articolo non ha deluso le aspettative, un grazie di cuore ad Ale sempre più protagonista di questo Blog…

    Per rispondere a Luigi, Ale penso sia mlto ferrato in fisica ed astrofisica, io è già troppo che so la formula della velocità, anzi se ci penso manco so quella…

    il reso, è solo passione…

    saluti

  26. ALE
    29 giugno 2009 alle 21:05

    Ringrazio di cuore e pubblicamente Simon per l’opportunità che mi offre di collaborare con il BLOG!!!
    ALE

  27. furio
    29 giugno 2009 alle 21:14

    …ma questi campi magnetici planetari influiscono anche sulla dinamo solare o inibiscono semplicemente la formazione di macchie?

  28. Gianfranco
    29 giugno 2009 alle 21:57

    E’ sempre molto bello leggere questo blog.
    Un saluto a tutti.

  29. tomnaso
    30 giugno 2009 alle 07:16

    che sono 2 cose collegate mi pare furio.:)

  30. furio
    30 giugno 2009 alle 07:39

    …sicuramente collegate, ma non sono la stessa cosa…volevo capire meglio su cosa esattamente agissero i campi magnetici planetari…una cosa è inibire la formazione di macchie, altra è rallentare la dinamo solare (cosa che tra l’altro è già stata osservata da un paio di anni almeno, molto prima che si verificasse la configurazione che attendiamo per il 2010) 🙂

  31. ALE
    30 giugno 2009 alle 13:52

    I forti campi magnetici possono alterare la convezione e la turbolenza del plasma solare che, essendo totalmente carico, risente di campi magnetici applicati!!!
    ALE

  32. apuano70
    30 giugno 2009 alle 15:04

    Ale, facendo alcune “prove” sul sito JPL della NASA ho notato che gli allineamenti di Giove e Saturno sono abbastanza frequenti,così come anche quelli con Urano in abbinata; dipende tutto dal fatto che siamo in fase di minimo piuttosto che massimo o semplicemente gioca un ruolo più importante la distanza (perielio/afelio)?
    Grazie anticipatamente, Bruno.

  33. 3 luglio 2009 alle 13:07

    Caro Alessandro, ho letto con interesse il lavoro che presenti con questo post. Utile a sapersi. Prova a dare un’occhiata al mio studio analogo, ma concepito con altri parametri. Clicca qui e qui.
    Ecco, al di là della tematica messa a fuoco da me, mi incuriosisce sapere se l’allineamento particolare dei pianeti solari da me riscontrato, potrebbe dar luogo a congetture del genere da te esaminato in questo post?
    È stato un piacere leggerti.
    Cordialità,
    Gaetano
    Il geometra pensiero in rete

  1. 29 giugno 2009 alle 11:38
  2. 30 novembre 2009 alle 10:03
I commenti sono chiusi.